Lo Csac attualmente chiuso al pubblico sarà riaperto in concomitanza di Expo 2015.
Lo Csac, il Centro studi e archivio della comunicazione di Parma è un archivio di opere d’arte contemporanea di grande ricchezza e complessità, con collezioni che contano circa nove milioni di pezzi. Pittura, scultura, design, architettura, moda, illustrazione dalla fine dell’Ottocento ad oggi.
1.700 dipinti, 300 sculture, due milioni e 500mila disegni di architettura e design, 7000 bozzetti di manifesti, 2000 manifesti cinematografici, oltre quattro milioni e 700mila negativi su lastra e su pellicola, un milione e 700mila stampe.
La prima sezione “Progetto” dello Csac è stata inaugurata nel 1980 ed era costituita da schizzi, disegni, maquette e oggetti di design.
Con gli anni alla sezione “Progetto” si affiancano la sezione “Fotografia”, “Media”,“Spettacolo”, “Moda”, “Architettura”.
Originariamente lo CSAC ha avuto sede nel Palazzo della Pilotta. La sezione “Moda” con oltre 70.000 disegni originali dei principali stilisti italiani, da Giorgio Armani a Gianfranco Ferré, a Krizia, le Sorelle Fontana, Pino Lancetti, Franco Moschino, Gianni Versace, rese necessario lo spostamento della collezione in un posto più ampio. A questa si aggiunse la sezione dedicata all“Architettura” con oltre 1.500.000 di progetti e disegni, di architetti quali ad esempio Alpago Novello, De Finetti, Gardella, Menghi, Nervi, Ponti, Pulitzer, Rava, Samonà e di designer come Bellini, Castiglioni, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Bruno Munari, Marcello Nizzoli, Rosselli, Roberto Sambonet, Afra e Tobia Scarpa, Sottsass Jr.
I materiali vennero spostati nel 1989 nel Padiglione Nervi e la sede dello CSAC viene trasferita nei locali della Certosa di Valserana. Il Centro studi e l’Archivio hanno così a disposizione oltre 8.000 metri quadri che costituiscono la struttura museale, e nella quale trovano spazio dipinti, fotografie, lastre originali e negativi originali, disegni, plastici, maquette, oggetti per un totale di circa 10 milioni di pezzi. In particolare si è costituito un fondo di oltre 6 milioni di pezzi tra fotografie originali, lastre e negativi tra i quali sono conservate le opere di fotografi come Man Ray, Nino Migliori o Luigi Ghirri. Per maggio 2015 in previsione di Expo con il “Progetto Paradigna” sarà prevista una esposizione permanente delle opere dello Csac. Le cappelle dell’edificio saranno dedicate alle varie sezioni e all’interazione tra gli archivi.
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